Francesco Lora -apemusicale.it
Assolutamente convincente,sul piano musicale, la prestazione di Carlo Vistoli nei panni di Febo. Ilcontrotenore, infatti, ci ha regalato un dio nobilmente appassionato, essendoin possesso di mezzi vocali che gli hanno consentito di affrontare condisinvoltura e precisione i numerosi passaggi di agilità contenuti nelle arie alui affidate. Ricordiamo, in particolare:l’espressiva O cara, dolce e bella;la patetica Vado sì, / la notte e ’l dì, eseguita col giusto accento in unasorta di dialogo col primo violino; l’impervia (vocalmente) Se una voltaCupido n’accende; la soave O verdi, dolci e care; l’incandescente Accendel’onda il foco, cantata con enfasi tentando di abbracciare Dafne; infine lalanguida Pupille mie adorate.
Roberto Campanella -gbopera.it
Buona la compagnia dicanto che vede come protagonista vocale il controtenore Carlo Vistoli.Nonostante l’opera sia intitolata alla ninfa Dafne è certamente Febo quellomaggiormente impegnato musicalmente parlando: i lunghi e trasognati recitativie soprattutto le difficilissime arie che immaginiamo abbiano fatto svenirediverse fanciulle a suo tempo, pregne di agilità funamboliche a ritmisostenuti, sono risolte dall’interprete con sicurezza unitamente ad un’ottimarecitazione.
Maria Teresa Giovagnoli- mtglirica.com
Sugli scudi il Febo diCarlo Vistoli, un controtenore la cui bravura e preparazione fanno impallidiremolti sopravvalutati colleghi d’oltralpe. La voce è gradevole, anche se perqualità timbrica e volume non molto diversa da quella di altri controtenori. Afare la differenza sono l’omogeneità dell’emissione, il legato, la chiarezzadella dizione, la varietà dell’accento, l’espressività dei momenti patetici, lagrinta e il mordente di quelli virtuosistici. Vistoli sa infatti sgranareagilità di vario tipo con la precisione e la brillantezza di un fuoriclasse.
Roberto Mori - L’Operan. 304, ottobre 2015
Straordinariaimmedesimazione, appropriatezza stilistica e pieno dominio dei propri mezzivocali ha mostrato il controtenore Carlo Vistoli, nell’impegnativo ruoloprotagonistico di Febo, cui sono affidate le arie più intriganti di tuttal’opera.Stefano Pagliantini -rivistamusica.com